Ritratto di Social Media Manager

Aprile 1, 2021

“Al tempo degli dèi Social, dei signori di Twitter e degli influencer che spadroneggiavano su un web in tumulto, il genere umano invocava il soccorso di un eroe per riconquistare la libertà. Finalmente arrivò il Social Media Manager, l’invincibile guerriero forgiato dal fuoco di mille battaglie. La lotta per il Reach, le sfrenate adv, gli hashtag, gli haters furono affrontati con indomito coraggio da colui che, solo, poteva cambiare il mondo… o almeno ci provava.” (Liberamente tratto da “Xena – Principessa guerriera”)

Il social media manager è uno dei ruoli di cui più si parla e sul quale c’è più confusione.
C’è chi ancora non ha capito cosa faccia e chi lo considera una semi-divinità.
Non è facile definire e incasellare tutte le competenze di un Social Media Manager. Forse è più semplice spiegare di cosa si compone una gestione dei social network ben fatta.

  • Definizione di una strategia. Anche se lo dicono in pochi, avere una strategia è una condizione essenziale per avviare qualsiasi attività di digital marketing. Così come non si parte per un viaggio senza avere idea di massima della meta e del tragitto, lo stesso vale per la comunicazione sui social media. Bisogna stabilire obiettivi, budget e tempistiche.
Strategia social

  • Progettazione, pianificazione ed attuazione del calendario editoriale. Caposaldo di una comunicazione professionale, il calendario editoriale è lo strumento che aiuta a tenere sempre sotto controllo ogni canale ed ogni contenuto. Se pensate che un SMM scriva i post in base all’umore del momento non è così. Sicuramente ha una programmazione chiara, a volte con settimane (o mesi) in anticipo.
  • Produzione dei contenuti necessari. Un post può essere composto da foto, video, testi, gif, illustrazioni, etc. Tutti questi elementi vanno creati con strumenti appositi da persone specializzate e rielaborati per il web. Attività altamente professionali che non possono essere comparate a quelle fatte in modo amatoriale. Anche quest’ultime possono essere efficaci ma non sono sempre sufficienti
  • Gestione, moderazione ed ascolto della community. Le imprese utilizzano i social media come canale di comunicazione con i propri utenti. Perché la community cresca c’è bisogno di persone che siano in grado non solo di rispondere in maniera adeguata (che è il minimo sindacale), ma anche di veicolare l’identità del marchio.
  • Progettazione e gestione delle campagne pubblicitarie. Anche se Facebook vuole convincervi del contrario, non basta cliccare sul bottone “metti in evidenza post”. Per fare una buona campagna promozionale c’è bisogno di progettarla con attenzione, non c’è niente di peggio che sprecare soldi con pubblicità inefficaci.
  • Monitoraggio delle performance. Il marketing digitale è estremamente dinamico e l’unico modo per essere sicuri di fare bene è quello di analizzare costantemente i dati per apportare tutti i cambiamenti necessari. Le cose da osservare sono davvero molte, a partire dal tipo di commenti e l’orario migliore per postare fino alle conversioni e le vendite.

Per fare fronte ad attività tanto diverse, nelle grandi aziende c’è un team di figure specializzate. Naturalmente un’impresa più piccola non ha il budget necessario ad impiegare tante risorse, ma non ne ha nemmeno bisogno per ottenere ottimi risultati. 

IL SMM E LE PICCOLE IMPRESE

Considerati i bisogni tipici delle piccole aziende, la gestione dei canali social può anche essere affidata ad una persona singola.
Questa dovrebbe comunque lavorare in sinergia con il proprietario per raggiungere gli obiettivi prefissati. 

Purtroppo, più spesso di quanto vorremmo, i piccoli imprenditori non hanno una visione corretta delle potenzialità e dell’utilità dei social network. Accade quindi che:

1 – Non vedono i social come veri e propri strumenti di business e ne sottovalutano il valore.
2 – Pensano comunque di dover stare sui social “perché li usano tutti”.

Da questi 2 presupposti sbagliati deriva una serie di convinzioni che ha portato ad una visione distorta del lavoro di social media manager.

Basta essere giovani e un po’ “smanettoni” per gestire i social

Il nipote che passa 5 ore al giorno su Instagram sicuramente sa come usare i filtri del momento e come fare le Storie, ma è inutile se non sa quando e come usarli per far crescere l’attività. Avrete notato che finora non abbiamo parlato di strumenti specifici; questo poiché cambiano di continuo e sono relativamente facili da padroneggiare. La parte difficile è comprendere le reali necessità del brand e sviluppare una strategia adeguata.

Il social media manager è quello che scrive due c****ate su Facebook

Tutti hanno un profilo personale sui maggiori social network. Il problema nasce quando si pensa di gestire un account aziendale come se fosse privato. Immaginiamo che anche se vi piace girare in mutande per casa quando andate a lavoro vi vestite in un certo modo, giusto?
Se pensate che un SMM si limiti a “postare qualcosa”, un po’ come fareste sul vostro profilo personale, vi sbagliate di grosso. Ogni contenuto pubblicato dovrebbe avere uno scopo preciso ed essere inserito in una strategia prestabilita.

Il social media manager è il vostro schiavo personale

L’errore più grande che può fare un’azienda è considerare il smm come una sorta di scimmia ammaestrata, pronta ad eseguire i comandi in modo automatico e in qualsiasi momento. 
Il social media manager in realtà è a tutti gli effetti un consulente con il compito di guidarvi e consigliarvi le migliori strategie per far crescere la vostra attività. Credeteci, non ha bisogno che voi gli spiegate cosa fare (spieghereste mai al vostro dentista come curarvi una carie?).

Non è un vero lavoro

Ancora moltissime aziende, soprattutto piccole, non considerano quello di smm un lavoro vero e proprio.
Innanzitutto si fa online, dove tutto è gratis; poi si fa con il computer, quindi bastano 5 minuti. 

Se dite di non aver mai sentito esternazioni del genere state mentendo! Nel 2021 c’è ancora chi ignora completamente i meccanismi dei social media e che non comprende la professionalità che c’è dietro a chi lavora in questo settore.
Il social media manager ha studiato, ha esperienza e si tiene costantemente aggiornato ma, purtroppo, non viene considerato un professionista al pari di un commercialista o un geometra.

Il social media manager costa poco, anzi pochissimo!

Da ciò che abbiamo scritto sopra consegue che tanti imprenditori cercano di pagare un servizio di social media management il meno possibile. In pratica il smm sarebbe una sorta di operaio non qualificato che va retribuito come tale.

Purtroppo questa convinzione è alimentata anche da vari “professionisti”, magari alle prime armi, che vendono i loro servizi a cifre ridicole. Diffidate sempre di chi vi offre tanto a prezzi bassissimi!

100 € al mese per creare e pubblicare contenuti, monitorare la community, gestire le pubblicità e magari fare anche un bel report significa pagare una persona più o meno 2 € l’ora. Voi lavorereste a questa cifra? Con quanta qualità ed impegno?
La prossima volta che qualcuno vi offre un servizio simile ad una cifra ridicola riflettete su questo e non vi fate “ingolosire” dal costo stracciato.

Qualità tempo prezzo social media manager

Se, dopo aver letto le righe qui sopra, sei ancora convinto di voler pagare qualcuno 100€ al mese ti diamo un consiglio spassionato. RINUNCIA! 
Questo investimento non ti porterà comunque niente di buono, anzi, potrebbe anche danneggiarti.

TIPS PER CHI PENSA DI INGAGGIARE UN SOCIAL MEDIA MANAGER

La figura del SMM gioca un ruolo importante all’interno di qualsiasi azienda. Questa persona è la voce della vostra azienda sui canali social. Quando dovete sceglierlo e iniziare una collaborazione ricordate di:

1- Non prendere qualcuno con poca esperienza e che spara troppo in alto. Chi vi promette grandissimi e velocissimi risultati a prezzi stracciati probabilmente non sa di cosa parla. Un professionista serio non farebbe mai valutazioni di questo genere senza nemmeno conoscere la vostra azienda e situazione di partenza.

2- Non disinteressatevi completamente della gestione. Non importa quanto sia grande la vostra azienda, anche se non avete voglia/tempo/conoscenze adeguate fate sempre in modo di osservare il lavoro del smm. Voi non potete delegare completamente ogni aspetto della comunicazione aziendale e un professionista serio non ve lo chiederà mai. È attraverso il confronto e la collaborazione che si arriva al risultato.

3- Monitorate i risultati. Il modo migliore per capire se la gestione social sta andando bene e se avete scelto il professionista giusto è valutare il raggiungimento degli obiettivi. Richiedete sempre una reportistica accurata e analizzatela assieme per valutare il da farsi.

Da tutto quello che abbiamo detto potete intuire che è importantissimo non solo scegliere il professionista adatto ma anche costruire un rapporto di collaborazione proficuo ed equilibrato.
Se è vero che nessuno conosce la vostra attività meglio di voi, è altrettanto vero che il consulente comprende meglio le dinamiche dei social media. Date indicazioni ma fatevi anche guidare e siate sempre aperti al confronto. 
La vostra azienda non potrà che trarne beneficio!

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